
Partita la raccolta firme per indire un referendum di iniziativa popolare
di La Redazione di InTheNet
Premessa. Questa Redazione non è contraria alle vaccinazioni tout-court ma promuove il dialogo nella società civile sui temi che la riguardano, senza pregiudizi o barricate, e difende la libertà di scelta del singolo e l’autodeterminazione sul proprio corpo.
Partendo da questa posizione per noi non negoziabile, abbiamo ricevuto e rilanciamo ai nostri lettori la comunicazione che il prossimo 15 giugno terminerà la campagna di raccolta firme per indire il referendum di iniziativa popolare #PERMIOFIGLIOSCELGOIO, “volto all’abrogazione degli obblighi vaccinali pediatrici e delle relative sanzioni pecuniarie e scolastiche”.
Per coloro che vogliono aderire all’iniziativa, “sarà possibile firmare sia presso i banchetti posizionati nelle principali località italiane sia mediante sottoscrizione elettronica con SPID, CIE. e CNS, in ogni caso gratuitamente e comodamente”.
I quesiti sono tre. Il primo chiede di eliminare l’obbligo di vaccinazione pediatrica e le sanzioni pecuniarie da 100 a 500 euro in caso di inadempimento. Il secondo mira a garantire l’accesso libero alle scuole dell’infanzia ai bambini da 0 a 6 anni non in regola con le vaccinazioni pediatriche. Il terzo, infine, propone la somministrazione di dosi monovalenti ai bambini guariti dalle malattie pediatriche. Su quest’ultimo punto occorre specificare che anche per gli adulti, in alcune Regioni come la Toscana, è stata approvata una normativa che prevede la somministrazione di vaccini polivalenti a fronte di richieste di monovalenti (ad esempio, se si vuole fare il richiamo per l’antitetanica, le Asl lo somministrano unitamente all’andifterica e all’antipertosse. Altrimenti, la persona deve acquistare in autonomia, in farmacia, la sola dose di antitetanica e rivolgersi al proprio medico di famiglia per la somministrazione, o auto-somministrarsi il richiamo).
Già nel 2017 il professor Paolo Bellavite scriveva un libro intitolato Vaccini sì, obblighi no. Le vaccinazioni pediatriche tra evidenze scientifiche e diritti previsti nella costituzione italiana.
Questo prima che l’ex Ministra alla Sanità, Beatrice Lorenzin, nel 2020, in un contenzioso tra genitori separati abbia commentato la decisione del Giudice con le seguenti parole: “Questa sentenza esemplare evidenzia ancora una volta che i figli non sono proprietà dei genitori ma, come riconosciuto dalla Carta del Fanciullo, sono titolari di propri diritti incomprimibili e il giudice in un ordinamento moderno e avanzato tutela l’inviolabilità dei diritti in capo al bambino anche di fronte ai genitori” (1). La sentenza in questione, però, non tutelava la volontà del bambino, che non era in grado di scegliere – non avendo né le conoscenze scientifiche né la maturità per farlo – bensì la volontà dello Stato o di un articolo dei Diritti del bambino, redatto da adulti, decidendo di dare ragione al padre che voleva vaccinarlo contro la madre che si rifiutava.
Ora cerchiamo di approfondire. Quando i vaccini obbligatori erano solo quelli contro la poliomielite, la difterite, il tetano o il vaiolo (eradicato nel 1980), nessun genitore obiettava perché stiamo parlando di malattie molto gravi, mortali in parecchi casi e in altri invalidanti. Anche se occorre specificare che quello per la poliomielite – reputato efficace e che non dà effetti avversi gravi (fino all’invalidità o, peggio, alla dispersione nell’ambiente e al contagio di altri bambini) – è solo il vaccino inattivo IPV o di Salke e non il più celebrato Sabin (che è stato distribuito dall’Onu, recentemente, a Gaza e che in Italia non è più utilizzato fin dal 2002 (2).
I primi dubbi si sono espressi quando si è aggiunto, nel 1991, l’obbligo della vaccinazione contro l’epatite B. Come raccontava il dottor Speciani in un’intervista (3) che gli facemmo nel 2020: «Come emerse in seguito, il Ministro de Lorenzo aveva ricevuto una tangente molto cospicua dall’azienda Glaxo-SmithKline, unica produttrice del vaccino, perché lo rendesse obbligatorio (4). La cosa che suscita perplessità è che nonostante sia stato condannato e rimosso dalla carica, l’obbligo vaccinale per l’epatite B sia rimasto. Distrazione o volontà? Dal 2017, però, da quattro i vaccini obbligatori sono diventati 10 e hanno interessato anche malattie come morbillo, rosolia, varicella, che tutti noi abbiamo fatto da bambini e che, proprio in età infantile, si superano meglio (5). Quindi, ammesso che il vaccino non dia alcun effetto collaterale (6); e che non vi siano sostanze che non dovrebbero essere presenti, come ha denunciato il Presidente dell’Ordine dei Biologi italiani, Vincenzo D’Anna (7); quello che mi ha colpito di più è stata la forza prevaricatrice con la quale sono stati mandati i Carabinieri dei Nas a fare i controlli negli asili sui pochi bambini i cui genitori non avevano voluto ottemperare all’obbligo di vaccinazione (8)».
Aggiungiamo anche che Beatrice Lorenzin – allora Ministra alla Sanità – ha riportato notizie errate sulla mortalità infantile nel Regno Unito a causa del morbillo e che non si può giustificare tale imprecisione con la scusa che si sia più o meno fidata di collaboratori che, se esperti, ne sapevano in realtà persino meno di lei (9).
Dato che solamente grazie a un approfondito dibattito nella società civile e tra quest’ultima e la comunità medico-scientifica si potrà capire quali vaccini siano davvero indispensabili per la salute dei nostri figli, ci auguriamo che questa raccolta firme serva ad aprire un dibattito rispettoso delle varie posizioni e che non si strumentalizzi una scelta dissenziente bollandola di denotare una mancanza di senso civico. Se i vaccini funzionano, e un genitore ha vaccinato il proprio figlio contro il morbillo, lo stesso non si ammalerà nel caso il suo compagno di classe – non vaccinato – prenda la malattia. Altrimenti, ci troveremmo di fronte a vaccini imperfetti, che potrebbero essere causa di moltiplicazioni delle varianti (10). E questo è un altro punto sul quale occorrerà si indaghi e ci si confronti.
(1) https://www.inthenet.eu/2020/08/25/stato-etico-v-autodeterminazione/
(2)
(3) Intervista al dottor Speciani: https://www.inthenet.eu/2020/06/22/salviamo-la-costituzione/
(4) Condannati in via definitiva con sentenza della Corte di Cassazione l’allora Ministro della Sanità, Francesco de Lorenzo, e il responsabile del settore farmaceutico del Ministero, Duilio Poggiolini
(5) Su entrambi gli argomenti si veda anche: https://codacons.it/vaccini-codacons-chiede-chiarezza-possibili-conflitti-interesse/
(6) I vaccini per il morbillo, ad esempio, possono provocare convulsioni febbrili in 1 bambino su 3 mila, rischio di emorragie in 1 su 30 mila ed effetti indesiderati gravi in meno di 1 su 1 milione, dati infovac.ch
(7) Vedasi articolo su Il Tempo del 23 dicembre 2018 e https://www.inuovivespri.it/2018/12/26/le-indagini-su-due-lotti-di-vaccini-hanno-fornito-risultati-inquietanti-in-uno-hanno-trovato-il-glifosato
(8) Barbara d’Urso a Pomeriggio 5
(9) Persino David Puente scrive sul suo sito: “Che il Ministro Lorenzin in quelle dichiarazioni relative ai casi di Morbillo nel Regno Unito abbia riportato dati totalmente errati non c’è ombra di dubbio”
(10) Si veda, ad esempio, lo studio di Andrew F. Read, Susan J. Baigent, Claire Powers, Lydia B. Kgosana, Luke Blackwell, Lorraine P. Smith, David A. Kennedy, Stephen W. Walkden-Brown, Venugopal K. Nair, pubblicato già il 27 luglio 2015 e intitolato Imperfect Vaccination Can Enhance the Transmission of Highly Virulent Pathogens in https://journals.plos.org/plosbiology/article?id=10.1371/journal.pbio.1002198
venerdì, 4 aprile 2025
In copertina: Immagine tratta dal sito della campagna, https://www.permiofiglioscelgoio.it