
Una questione di rispetto per la carica, di autorevolezza e di parità di genere
di Simona Maria Frigerio
“Joachim Sauer ha schiaffeggiato in pubblico la moglie, Angela Merkel”. “Sir Denis Thatcher, durante una visita ufficiale, ha litigato di fronte alle camere con la moglie Margaret”. Pensate a cosa avreste detto e, soprattutto, a quanto avrebbero, giustamente, gridato le femministe, di fronte a titoli del genere (sic!).
A bocce ferme, come sceglie sempre di fare InTheNet, ragioniamo
Che fosse un ‘buffetto’, uno scherzo, uno screzio familiare (come da successive versioni prodotte dall’Eliseo e riportate dai media per spiegare, minimizzando, l’accaduto), lo schiaffo di Brigitte Marie-Claude Trogneux a Emmanuel Macron è riprovevole per tre ragioni. Senza se e senza ma, qualsiasi cosa si pensi a livello personale o politico del Presidente francese.
In primis è una questione di carica
La professoressa (insegnava lettere al liceo, dove Macron studiava) Trogneux ha vilipeso pubblicamente la carica che ricopre il marito. Massimo Tartaglia per la statuina del Duomo lanciata contro l’allora Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, fu chiamato a rispondere di lesioni pluriaggravate – ritenuto incapace di intendere e volere fu affidato a una comunità terapeutico-riabilitativa. Lo stesso Berlusconi, nel 2009, dichiarò di aver perdonato l’aggressore ma che non poteva passare il messaggio che fosse lecito usare violenza contro una carica istituzionale. In quel momento la statuetta, come oggi lo schiaffo, è rivolto contro chi quella carica rappresenta – gli italiani o i francesi. Questo non significa che viviamo in una monarchia assolutista in cui non si può criticare un parlamentare, un premier o un presidente. E infatti, era perfettamente legittima la risposta della portavoce del Ministero degli Esteri russo alle affermazioni del Presidente Mattarella, per la quale, al contrario, la stampa nostrana ha blaterato di chissà quale onta o reato; ma se la critica è legittima in democrazia, la violenza non lo è – e su questo la medesima stampa dovrebbe farsi un esame di coscienza visto l’ennesimo doppio standard nel trattare i due fatti.
L’autorevolezza della nostra classe politica europea
Mentre sembra quasi spingere per una Terza guerra mondiale, un rappresentante della ‘triade’ dei volenterosi (Merz, Macron e Starmer) si lascia schiaffeggiare in pubblico dalla consorte, durante un viaggio all’estero per motivi diplomatici. Avreste mai pensato di vedere una cosa del genere con un De Gaulle, un Andreotti o un Adenauer? Giusto per citare tre personaggi a caso presi dal mazzo dei politici del secondo Novecento. Sebbene Nilde Iotti non avesse le medesime idee di Palmiro Togliatti, compagno di vita oltre che di partito, ad esempio rispetto al divorzio, Iotti non avrebbe mai esternato il suo pensiero con un’azione non solamente violenta ma delegittimante.
Il doppio standard delle femministe di casa nostra – e non solo
L’ultima considerazione da fare riguarda sempre Zacharova, contro la quale si sono lanciati epiteti offensivi e svilenti per tutte noi donne. Al contrario, verso una donna che usa violenza nei confronti del marito nemmeno un rigo. La parità e la differenza di genere non credo prevedano il fatto che una donna possa prendere a ceffoni il compagno, il marito o il padre, più impunemente e riprovevolmente dell’inverso. Che l’Eliseo abbia addirittura cercato di minimizzare il fatto come normale ‘piccola lite di coppia’ non è meglio di quanto accadeva al tempo in cui, di fronte alla denuncia di una donna di essere stata presa a schiaffi dal marito, il poliziotto o il carabiniere di turno – incaricato della denuncia – rispondeva che, in fondo, si era trattato solo di una ‘lite in famiglia’… Alle donne non deve essere consentito di essere violente – in o fuori dalla famiglia – più che agli uomini. Altrimenti ci ritroveremo con il razzismo al contrario Made in US, dove l’orgoglio nero non vede, oggi, di buon occhio un matrimonio misto, come ai tempi in cui un Sammy Davis Jr non era invitato al banchetto per l’elezione di JFK perché aveva sposato la bianchissima e bellissima May Britt.
venerdì, 6 giugno 2025
In copertina: 24 febbraio 2025, il Presidente francese Emmanuel Macron alla Casa Bianca (particolare per ragioni di layout). Pubblico Dominio