VI edizione per il Festival transfrontaliero di danza contemporanea
di La Redazione di InTheNet
Come affermato in conferenza stampa dal direttore artistico di Visavì, Walter Mramor, riguardo al ricongiungimento sotto la bandiera dell’Unione Europea di Gorizia e Nova Gorica: «Oggi le due città sono Visavì, cioè si guardano negli occhi, stanno di fronte e la danza ha contribuito a questa unione».
Torna, quindi, con grandi nomi del panorama coreutico italiano e internazionale il Festival che, ricongiungendo due Paesi – Italia e Slovenia – vuole essere, oltre a emblema di qualità ed espressione di bellezza, un messaggio di pace e dialogo tra i popoli.
Dal 6 al 19 ottobre, disseminati tra diversi spazi performativi e culturali di Gorizia o ospitati nell’iper-tecnologico SNG Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica, le performance del Visavì Gorizia Dance Festival – ideato da ArtistiAssociati Centro di Produzione Teatrale in partnership con il Teatro Nazionale Sloveno SNG di Nova Gorica – è uno dei molti eventi che costellano il 2025, anno in cui le due città sono state insignite – non a caso congiuntamente – del titolo di Capitale Europea della Cultura. Nova Gorica e Gorizia intendono così promuovere, attraverso le arti e la cultura, la costruzione di un’unica città aperta e, proprio in quest’ottica, si tiene contestualmente il Festival One Dance European City (ODEC), un progetto internazionale ideato e coordinato da ArtistiAssociati e SNG Nova Gorica, con la collaborazione di Aterballetto-Fondazione della Danza.
Come ogni anno, oltre alla proposta di performance in prima nazionale o assoluta, il Festival si pone come obiettivo quello di offrire percorsi formativi. Nei giorni scorsi, il 6 e 7 ottobre, hanno già preso il via due workshop, all’SNG di Nova Gorica con la Noism Company Niigata, e presso il Nuovo Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo con la Compagnia Zebra/Andrea Costanzo Martini. Il 9 ottobre è andato in scena (ma oggi replicherà e potrete leggerne la recensione sul prossimo numero di InTheNet) The Song of Marebito, lavoro in cui si fondono danze di stampo occidentale e orientale, mitologia greca e leggende nipponiche. Mentre in serata, riflettori accesi sul dittico composto da Megastructure, interpretato da Sarah Baltzinger e Isaiah Wilson, e da Pas de cheval di Andrea Costanzo Martini, in scena con Francesca Foscarini.
Oggi, 10 ottobre, in prima serata la Compagnia toscana di Virgilio Sieni proporrà una prima assoluta, Sulla leggerezza, ispirato ad alcuni grandi letterati italiani – da Italo Calvino a ritroso fino a Guido Cavalcanti – a cui farà seguito la prima nazionale, Turning of Bones, dell’anglo-bengalese Akram Khan per la compagine di Stoccarda fondata dal canadese Eric Gauthier, la Gauthier Dance//Dance Company Theaterhaus Stuttgart.
La tre giorni che seguirà direttamente InTheNet si concluderà domani, 11 ottobre, con Trailer Park del coreografo tedesco Moritz Ostruschnjak per Tanzmainz, la compagnia del Teatro di Stato tedesca, che ha sede a Mainz; e Antonio Marras, che presenterà Mio cuore, io sto soffrendo. Cosa posso fare per te? – spettacolo site-specific ideato dall’eclettico stilista sardo per un gruppo di 29 attori e performer.
Nei giorni successivi non mancheranno altre performance e novità, tra le quali – il 12 ottobre – l’atteso Visavì Experimental Contest, sperimentazioni e improvvisazione su musica dal vivo che coinvolgerà decine di giovani in tutti i generi di danza; e Dance N’ Speak Easy – con alcuni tra i campioni mondiali di hip hop della troupe parigina Wanted Posse.
Spazio anche per i più piccoli, dal 13 al 15 ottobre, con AiAiAi Pinocchio! di Artemis Danza – un’esperienza immersiva, concepita da Cinzia Pietribiasi e Davide Tagliavini, che sarà ospitata in vari spazi cittadini. Mentre il 15 ottobre al Borgo Live Academy di Gorizia, si terrà un terzo workshop, questa volta condotto da Fernando Roldan Ferrer della Compagnia Zappalà Danza.
Ancora una performance di qualità il 16 ottobre, Tell me about love, un dittico costituito da Elegia di Enrico Morelli e Il Balcone dell’amore di Itzik Galili, interpretato dal Balletto del Teatro Nazionale Serbo di Novi Sad.
Il giorno dopo, sempre per rimanere in ambito europeo, da Praga arriveranno le coreografe e danzatrici Jazmína Piktorová e Sabina Bočková per condurre due workshop intitolati Micromoves – che, come spiega lo stesso titolo, saranno incentrati sui micromovimenti. Mentre, in prima serata, Visavì darà spazio alla danza africana con Bambu, un trittico che vedrà protagonisti Julie Larisoa (dal Madagascar) con l’assolo, Un voyage autour de mon nombril; Aziz Zoundi (dal Burkina Faso) con Chute Perpetuelle; e Humphrey Maleka (dalla Repubblica del Sudafrica) con Naka tša go rwešwa. In questa giornata quasi frenetica, non mancherà una proposta performativa in seconda serata, ossia l’anteprima di Brother to Brother – Dall’Etna al Fuji, la nuova creazione di Roberto Zappalà.
Quasi in chiusura di kermesse, Jazmína Piktorová e Sabina Bočková – dopo aver condotto il loro workshop sulla medesima tematica – presenteranno lo spettacolo Microworlds, per i bambini dai 4 anni in su. Mentre in prima serata e in prima nazionale, al Kulturni Dom di Gorizia, andrà in scena Wetware, in cui il performer sloveno Jan Rozman metterà in discussione gli algoritmi e i dispositivi di sorveglianza che si attivano quando mettiamo in funzione i nostri smart devices. In seconda serata, doppio appuntamento con la Compagnia di Balletto dell’Opera Nazionale di Grecia – GNO Ballet, che presenterà The Golden Age, preceduto dal corto Chezadel coreografo e performer, Ernesto Aleixo.
Saranno ancora una volta Jazmína Piktorová e Sabina Bočková a salire sul palco il 19 ottobre, per la chiusura del Visavì Gorizia Dance Festival con una replica del loro ‘piccolo mondo’, Microworlds.
Per il programma completo con l’indicazione di date, spazi, indirizzi e orari precisi, consultare: https://www.goriziadancefestival.it/index.php/it/programma
venerdì, 10 ottobre 2025
In copertina: Conferenza stampa di Visavì. Da sinistra, Walter Mramor, Gigi Cristoforetti e Antonio Marras (foto gentilmente fornita dall’Ufficio stampa del Festival)

