Il multipolarismo si costruisce anche con le alternative a Davos
di La Redazione di InTheNet (traduzione di Simona Maria Frigerio)
Fondato nel 2004, il Valdai Discussion Club deve il proprio nome al Lago nei pressi di Veliky Novgorod, dove si è tenuto il suo primo meeting. In questi anni ha riunito oltre 9mila figure di spicco tra le quali accademici, politici, personaggi della cultura e che ricoprono cariche pubbliche (provenienti dalla Russia ma anche da altri Paesi) per discutere di svariate tematiche e, sicuramente importanti, le conferenze regionali focalizzate su Asia, Africa, Medio Oriente e sulle relazioni sino-russe. Il Club, inoltre, partecipa regolarmente al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo e al Forum Economico Orientale (EEF) di Vladivostok. Last but not least, nel 2024 il Club ha lanciato il progetto Valdai – New Generation, al fine di costituire una comunità di giovani studiosi per affrontare le sfide politiche ed economiche più urgenti.
Le dichiarazioni del Presidente Putin
Quest’anno, la figura di maggior spicco è stata quella di Vladimir Putin, che ha risposto a diverse domande durante la sessione plenaria del 2 ottobre scorso.
Come riporta il Ministero degli Esteri Russo, partendo dal tema del multi-polarismo e delle pretese egemoniche occidentali, Putin ha deplorato “il degrado delle moderne istituzioni, iniziato proprio quando alcuni Paesi, o l’Occidente collettivo, hanno cercato di sfruttare la situazione post-Guerra Fredda dichiarando se stessi quali vincitori. In tale contesto, hanno iniziato a imporre il loro volere a tutti”; e ha proseguito: “Gli altri [Stati], gradualmente, da principio senza clamore poi più attivamente, hanno iniziato a opporre resistenza”.
Sempre riguardo agli organismi internazionali che dovrebbero essere garanti del dialogo, come l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), il Presidente ha sottolineato che la stessa era stara creata per “risolvere situazioni complesse in ambito europeo. E tutto ciò a cosa si è ridotto? Le azioni dell’OSCE si sono ridotte a una piattaforma per discutere, ad esempio, i diritti umani nello spazio post-Sovietico” – ma, aggiungeremmo noi, non delle Repubbliche Baltiche che, pur facendo parte dell’Unione Europea, non rispettano le sue normative in fatto di diritti dei cittadini, perseguendo e considerando di serie B i propri abitanti di origine russa o russofoni; così come ha continuato a sostenere Israele quando si è trasformato da Stato multireligioso a Nazione del popolo ebraico, trasformando anche di diritto – oltre che di fatto – musulmani e cristiani in cittadini di Serie B.
Ma proseguiamo con le risposte di Putin: “Gradualmente abbiano realizzato che avevamo bisogno di creare istituzioni nelle quali i problemi fossero risolti non come i nostri colleghi occidentali tentavano di fare, ma basandoci genuinamente sul consenso e su posizioni allineate. Questo è il motivo per cui sono nati la SCO (l’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai) e i BRICS”.
Passando all’Operazione Militare Speciale in Donbass, Putin ha affermato di combattere tale guerra “producendo in proprio gli armamenti. Ma dall’altro lato, in effetti, siamo in guerra con la potenza collettiva della NATO. Non stanno nemmeno più nascondendo tale realtà di fatto. Vediamo tutto ciò nel coinvolgimento diretto di istruttori della NATO e rappresentanti dei Paesi occidentali nelle ostilità. Un centro di comando è stato istituito in Europa con l’obiettivo di coordinare gli sforzi bellici del nostro avversario: fornendo alle Forze Armate ucraine l’intelligence, le immagini satellitari, le armi e l’addestramento. E devo ripeterlo: detto personale straniero non è solamente coinvolto nell’addestramento, ma sta partecipando direttamente nella pianificazione delle operazioni e nei combattimenti”. Ha poi aggiunto: “Eppure se stiamo combattendo contro l’intera alleanza della NATO, avanzando con fiducia incrollabile, e siamo giudicati una ‘tigre di carta’ (1) – cosa sarebbe la NATO stessa? Che genere di entità è, allora?”. La risposta appare ovvia. La NATO è ormai da decenni la mano armata degli interessi egemonici occidentali ma, senza il contributo economico, oltre che di uomini e mezzi, degli Stati Uniti, si dimostra sul campo povera di armamenti efficienti ed efficaci e del personale militare indispensabile per combattere una guerra convenzionale (in trent’anni, e nonostante abbia perso praticamente tutte le guerre, la NATO ha combattutto quasi esclusivamente grazie all’aeronautica e a bombardamenti a tappeto su civili, e solo per brevi periodi e in zone limitate sul campo).
Entrando nei dettagli, come di consueto, Putin ha chiarito che a “settembre, le perdite tra le Forze Armate ucraine sono state di circa 44.700 uomini, quasi la metà degli stessi deceduti. Nello stesso periodo, hanno forzosamente mobilitato oltre 18.000 individui. Approssimativamente 14.500 soldati sono tornati in servizio, dimessi dagli ospedali. Se aggiungiamo questi numeri e sottraiamo il totale dal numero delle perdite, scopriremo che l’Ucraina ha perso 11.000 soldati in un mese. In altre parole, il numero dei soldati al fronte non è stato reintegrato ed è diminuito”.
Tornando al passato, Putin ha ribadito la posizione russa in merito al Patto Molotov-Ribbentrop e alle accuse occudentali odierne di una collaborazione tra Stalin e Hitler: “Voi avete cospirato con Hitler poco prima e fatto a pezzi la Cecoslovacchia. Come se ciò non fosse accaduto, a livello di propaganda si possono martellare falsi paralleli nelle teste delle persone ma, in sostanza, noi sappiamo la verità. È stato solo il primo atto di un balletto (2)”. Sempre riguardo alle accuse occidentali contro l’Unione Sovietica durante la Seconda guerra mondiale: “Non solo hanno preso a equiparare i regimi di Stalin e di Hitler, ma hanno cercato di cancellare gli esiti dei processi di Norimberga. Bizzarro, dato che partecipavano tutti a una comune battaglia, e i processi di Norimberga erano collettivi, tenuti precisamente perché niente di simile potesse mai ripetersi. Eppure hanno ricominciato. Hanno iniziato distruggendo i monumenti eretti per ricordare i soldati sovietici, coloro che combatterono contro il Nazismo”. Ricordiamo che la rilettura della storia è iniziata già alla fine degli anni 40 e i primi anni 50, come hanno dimostrato l’insabbiamento delle indagini e dei processi sulle stragi di civili in Italia a opera dei nazi-fascisti (3); o le coperture statunitensi fornite ai medici (sic!) dell’Unità dell’Esercito Imperiale Giapponese 731, che effettuò ricerche chimico-biologiche, tra il 1936 e il 1945, sperimentando patogeni letali su prigionieri di guerra e su civili cinesi.
Infine il Presidente Putin ha parlato del genocidio in atto oggi, a opera di Israele contro il popolo palestinese: “La situazione a Gaza è uno tra gli eventi più tragici della storia recente. È ben noto che il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha pubblicamente ammesso – ed egli spesso rispecchia le posizioni occidentali – che Gaza è diventata il più grande cimitero di bambini nel mondo. Cosa potrebbe essere più tragico? Cosa potrebbe essere più doloroso?”. Eppure sappiamo tutti altrettanto bene che, grazie al veto degli Stati Uniti, e alle armi di questi ultimi e di alcuni Paesi occidentali (tra i quali l’Italia), la strage è continuata impunita.
(1) Espressione coniata da Mao Zedong per descrivere gli imperialisti che, sebbene sembrino terrificanti, in realtà non sono così potenti poiché lontani dal popolo
(2) Letteralmente Putin ha parlato di Ballet de la Merlaison, ossia di un ballo in maschera dell’epoca di Luigi XIII di Francia che si pensa fosse una metafora della cosiddetta Armada, e quindi della guerra contro la Spagna ormai alle porte, e della ‘conquista’ di M.lle de La Fayette da parte del Re
(3) Per approfondire: https://neripozza.it/libro/9788865590072
(4) Si veda anche: https://www.inthenet.eu/2025/09/12/biolab-la-guerra-biologica/
venerdì, 24 ottobre 2025
In copertina: Il Presidente Vladimir Putin in una foto per la stampa da https://static.kremlin.ru/media/events/press-photos/orig/ZFJ56YxlmFuAJhPHG3YQoU2aYbxo8UAi.jpg?kremlin-ru_photo-24.jpg

