Nella Grande Mela la primavera è all’insegna dell’arte
di La Redazione di InTheNet
Il breve tour che faremo di NYC è solo un assaggio di tutto ciò che potrete vedere a livello di esposizioni temporanee tra marzo e luglio.
Partiamo dal MoMA, che offrirà ben tre mostre imperdibili – le quali si affiancheranno alla collezione permanente del Museum of Modern Art. Il 1° marzo, nella Galleria 202, si inaugurerà In the Shadow of the American Dream, feroce critica alla NYC degli anni 80 e alla sua desolazione urbana, alla gentrification di interi quartieri, alla precarietà economica di larghe fasce della popolazione e alle difficoltà di cura per migliaia di cittadini – tenendo conto che quelli erano gli anni in cui scoppiò l’epidemia di HIV/Aids. Il 5 aprile, nella Galleria 503, sarà la volta di A Cubist Salon, raccolta di opere di esponenti del movimento nato, intorno al 1907, a Parigi, affiancate a capolavori di altri maestri del primo Novecento, che hanno seguito correnti e poetiche diverse – pur vivendo per brevi o lunghi periodi nella capitale francese proprio tra il 1908 e il 1918. Last but not least, il 3 maggio sarà inaugurata (nella Galleria 409) Dance Index, una mostra che incuriosisce già sulla carta accogliendo sia gli scatti di fotografi che hanno risposto con percorsi artistici individuali ai ritmi della danza della metà del secolo scorso – sul palco come per strada – sia quelli di coloro che hanno utilizzato la macchina fotografica per ‘coreografare’ l’ambiente urbano.
Spostandoci di poco, al Brooklyn Museum of Art, dal 10 febbraio al 7 luglio, si terrà Giants, esposizione che raccoglie la collezione di Swizz Beatz e della moglie Alicia Keys i quali – fedeli ai loro principi, che potremmo riassumere con Black Lives Matter – hanno investito molti dei loro guadagni per sostenere gli artisti neri. Oltre cento opere, tra le quali anche varie fotografie. Tra i pezzi esposti, si segnalano il polittico eseguito con mixed-media, Catfish, firmato da Nina Chanel Abneye l’altrettanto gigantesca opera di Arthur Jafa, la scultura intitolata Big Wheel I.
Nel cuore di Manhattan, il Metropolitan Museum of Art, accanto alla sua ricca collezione archeologica, dal 25 febbraio al 28 luglio, presenterà The Harlem Renaissance and Translatlantic Modernism. Oltre 150 tra sculture, quadri, fotografie e pellicole di artisti neri dedicate al periodo tra gli anni 20 e 40 del Novecento, e alla vita quotidiana che si svolgeva a Harlem, come in altri quartieri e città abitate dagli afro-americani.
Cambiando genere ma anche quartiere, la ceramista (ma per esprimersi utilizzò anche altri mezzi, quali arazzi, bronzi e dipinti) hawaiana, Toshiko Takaezu, sarà protagonista della retrospettiva Toshiko Takaezu: Worlds Within, dal 20 marzo al 28 luglio presso The Isamu Noguchi Foundation e Garden Museum – museo con giardino di sculture situato nel Queens. La mostra verterà sul rapporto dialettico delle installazioni dell’artista, scomparsa nel 2011, con l’ambiente e lo spazio – quasi fossero espressioni della più profonda intimità finalmente rivelate.
E terminiamo il nostro breve viaggio al Solomon R. Guggenheim Museum, sulla Quinta Strada, già di per sé un’opera d’arte, in quanto tra le più importanti architetture del XX secolo a firma Frank Lloyd Wright. Dal 17 maggio al 29 settembre la sua enorme spirale illuminata naturalmente dalla copertura vetrata ospiterà Jenny Holzer: Light Line. L’artista neo-concettuale esporrà un’installazione site-specific con lavori che appartengono alle serie Truism e Inflammatory Essays. In mostra anche dipinti, lavori su carta e sculture in pietra dagli anni 70 a oggi. Sarà altresì riproposta la proiezione luminosa del 2008, sempre sulla facciata dell’edificio, nella settimana dell’inaugurazione.
Tanti morsi per assaggiare il meglio della Grande Mela!
venerdì, 2 febbraio 2024
In copertina: Foto di Pexels da Pixabay