Il tempo della pandemia ci ha costretti, noi globe trotter, a trasformarci in viaggiatori della mente. Il pensiero è diventato l’ultima frontiera di libertà, la ʻrete’ uno dei pochi mezzi ancora largamente fruibili – sebbene non da tutti, non ovunque e nemmeno sempre.
Internet come strumento di scambio d’informazioni dal basso, laddove il potere mira sempre di più a controllare comunicazione e mass media – nei linguaggi e nei contenuti.
Le parole non sono mai neutre e i contesti – culturali, sociali e politici – si costruiscono sulle parole e sulle paure.
Ecco perché dopo anni in cui abbiamo interpretato l’universo/mondo che ci circonda attraverso le arti, abbiamo deciso – in un momento in cui, in Italia, la politica ha tacitato la cultura relegandola a prodotto, bene o pratica non necessari – di inaugurare uno spazio che ci permetta di costruire ponti di pensiero laddove i corpi sono ristretti.
A inizio pandemia molti avevano ventilato di un nuovo mondo che sarebbe nato sulle ceneri generate dal Covid: più green, più equo, più attento ai bisogni dei cittadini e dell’ambiente. Ma il clima che si respira è, al contrario, da nuova Guerra Fredda o, peggio, da Grande Fratello di orwelliana memoria.
Ora più che mai occorre rifarsi a principi quali l’internazionalismo e a pratiche come il dialogo, che nascono dal rispetto verso l’altro da sé e da una visione né eurocentrica né atlantica, bensì multiculturale, multietnica e inclusiva.
In The Net è un blog organizzato per rubriche, come un Settimanale (e infatti lo aggiorneremo ogni venerdì, a meno che non ci giungano news urgenti), inteso principalmente come strumento critico e occhio sul mondo.
Spazio, quindi, alle arti sia figurative sia performative, senza la mania di catalogare le forme creative – inserendole per forza in una categoria – ma, al contrario, con una predilezione per l’interdisciplinarietà, le forme ibride, la mezcla di patrimoni e tradizioni. Ma la cultura è anche quella popolare – dai libri alla tivù, dai social fino alla pubblicità: quanta retorica e quanti codici per decodificare il mondo?
In primo piano anche i viaggi e le inchieste scomode, beyond the border, perché il mondo non finisce con la visione eurocentrica o atlantista. L’arroganza degli occidentali dovrà imparare a cedere il posto al dialogo e alla comprensione di un Oriente lontano dagli stereotipi di maniera, ma altresì di un’Africa che bussa alle nostre porte perché da noi depredata, di un’America Latina che non è solo il giardino della Casa Bianca (Monroe docet), di una Russia che sta indicando una via alternativa nel multipolarismo.
Lo spazio ricreativo sarà affidato ai racconti originali, alle ricette di cucina povera rivisitate, ai reportage fotografici con consigli per il trekking o le vostre prossime vacanze – da viaggiatori e non da tour operator.
In primo piano, infine, le interviste e gli articoli originali dal mondo.
L’email – blogtrotter@inthenet.eu – è il nostro invito ai lettori per suggerimenti, proposte, racconti, informazioni e anche critiche che ci permettano di tessere una rete sempre più fitta di persone pensanti.
Speriamo infine che, in questa nuova avventura, ci affianchino in molti – creativi, artisti, viaggiatori, pensatori, filosofi, critici anti-dogmatici, sognatori.
Per la grafica, l’art director del sito è Lucia Mazzilli, che ci ha regalato il logo e l’immagine dello stesso.
Negli Stati Uniti, la nostra redazione è affidata a Pamela J Goldman – US Editorial board and contributor.
In Spagna è Noemi Neri la responsabile della redazione e principale contributor.
Collaborano – o hanno collaborato – con noi (in ordine alfabetico): Alessandro Alfieri, Francesco Angiolini (MONDO), Guy Augeri (US), Raffello Belli, Stefano Bigazzi, Francesca Camponero, Ludovico Cantisani, Francesco Chiaro, Lily Daydream (US), Cosima de Minuit (US), Grazia Dentoni, Gerald Feldman (US), Emiliano Gentili, Fabio Giacomazzi, Federico Giusti, Caris Ienco, Paul Laska (US), Lorena Martufi, Myriam Martufi, Anna Maria Monteverdi, Emilio Nigro, Enrico Piergiacomi, Maurizio Prescianotto, Roberto Rinaldi, Daniele Rizzo, Roberta Rocco, Livia Taruffi, Spiro Thomson (IT), Sharon Tofanelli, Simona Ventura.
Luciano Uggè e Simona Maria Frigerio