Incontri di corpi ai margini della decomposizione
di Simona Maria Frigerio
Una versione contemporanea di Visio Tondali di Hieronymus Bosch campeggia al centro dello spazio performatico della Tenuta dello Scompiglio di Vorno.
L’ampio salone è sfruttato in tutta la sua altezza e si suddivide e moltiplica come spazio espositivo e fruitivo grazie a pannelli in tessuto pensati appositamente dall’artista, Francesca Banchelli, per un site-specific che dovrebbe creare luoghi di incontro – tra i performer e tra questi ultimi e gli spettatori – generatori/moltiplicatori di energie (sia positive sia negative).
Il colore è uno tra i paradigmi per apprezzare quest’opera interdisciplinare. La forza di una tonalità fredda ma vitale come l’azzurro – che ricopre corpi e tele – contrapposta a quel nero funereo, magmatico che si allarga come macchia sul pannello à la Bosch, che ricopre il pavimento cosparso di ceneri, di tizzoni spenti e frammenti ignei, che scricchiolano sotto i piedi dei visitatori, rivelando la nostra presenza estranea/partecipe, inserendosi come rumore di rottura sulla base musicale ipnotica, rimandando – secondo l’artista – a quella lava che, eruttando, tutto distrugge e che, poi, attraverso le ceneri sparse, ridona fertilità e permette alla natura di germogliare in nuove messi.
Abbiamo scritto di colori e suoni, ma anche i materiali hanno la loro importanza. I tessuti sottili dei pannelli (dove si apprezzano soprattutto le figure appena abbozzate di un lirismo onirico melanconico) che, solo a volte, permettono con le loro trasparenze di intravedere oltre lo spazio conchiuso eppure labirinticamente aperto a sempre nuove prospettive. Il legno trasformato in cenere che scricchiola sotto le suole (come già scritto) e impolvera i corpi dei performer sfumandone le tonalità decise con le quali sono ‘rivestiti’ – dall’azzurro al rosso fino al nero. La perfetta pulizia geometrizzante della struttura che ci ospita, di un bianco assoluto – da sala operatoria – intervallata ritmicamente da acciaio e neon, che pare sovrastare come un pensiero universale il caos magmatico che prende forma su questa terra nell’incontro tra esseri animati e non, tra sostanze e idee, tra moti e aspirazioni, tra azione e stasi.
Sempre da Banchelli veniamo a sapere che ogni performance sarà ontologicamente un unicum in quanto ciascun performer si muove nello spazio partendo solo da un’impostazione concettuale. L’idea da sviluppare è quella dell’incontro, appunto, senza alcun disegno coreografico o unità di stile o ricerca. E a ogni performance anche lo spettatore, intervenendo liberamente nello spazio e occupandolo, facendolo ‘risuonare’ coi propri passi, frapponendosi od osservando, in qualche modo partecipe dell’hic et nunc, causa diffrazioni che immancabilmente rendono (utilizzando una terminologia teatrale) ogni ‘replica’ un nuovo ‘debutto’, ogni frase armonica eseguita dal corpo una diversa interpretazione del tema e non una semplice variazione. Concettualmente valida, la realizzazione performativa, però, non convince del tutto.
Il risultato finale complessivo è quello di un tentativo affascinante di spiegare l’universo dominato dal principio di indeterminazione, dove regna il puro caso, col vecchio paradigma scientifico deterministico, come se una mente più grande di noi e regolatrice potesse donarci la spiegazione ultima, riannodando ogni filo, trasformando ogni contatto di nanoparticelle in una stella danzante.
L’installazione con performance sarà fruibile in loop:
Tenuta dello Scompiglio
via di Vorno, 67 – Vorno (Lucca)
6 maggio, 20 maggio, 17 giugno, 1° luglio, 15 luglio, dalle ore 15.00 alle ore 19.00
(inaugurazione sabato 22 aprile 2023, ore 17.00)
Francesca Banchelli presenta:
Afternoon
a cura di Angel Moya Garcia
musiche originali Emiliano Zelada
performer: Sara Capanna, Barbara Carulli, Chiara Casiraghi, Giulia Gilera, Ana Luisa Novais, Emanuel Santos, Michele Scappa e Luca Zanni
venerdì, 5 maggio 2023
In copertina: Immagine di Francesca Banchelli, Afternoon, 2023, courtesy l’artista (foto gentilmente fornita dall’Addetta stampa della Tenuta dello Scompiglio)