
“Amo ferocemente. Disperatamente la vita”
di Luciano Uggè e Simona Maria Frigerio
Con queste parole di Pier Paolo Pasolini si apre la presentazione al pubblico e alla stampa del progetto di Instabili Vaganti. E si continua: “In questi tempi bui, Pasolini – bolognese – risuona come un diapason. Accordarsi sulla sua nota, significa capire cosa voglia dire esserci, oggi. Dasein insegnava Heidegger: essere coscienti di e confrontarci con temi quali l’essere una persona, l’essere mortale. Il Covid ha posto a noi occidentali la questione di essere mortali, e di cosa significhi essere persona. Siamo solo un cuore che pulsa? Rivendicare la vita, invece di una mera sopravvivenza fisica, passa anche attraverso la rivendicazione della cultura, della socialità, dell’incontro con l’altro da sé – anche lontano – e, quindi, del viaggio come strumento di conoscenza, come medium al dialogo interculturale e interetnico”.
Bologna, 11 settembre 2021, mese 19 della pandemia. Ci si ritrova nella patria di Pasolini perché “amare ferocemente la vita può essere atto creativo par excellence” e Beyond Borders “nasce da un atto insieme d’amore e creativo.
La prima domanda posta ad Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola è come sia nata in loro l’esigenza di oltrepassare, almeno idealmente, i confini fisici e sociali imposti dal primo lockdown e da quali esperienza sia nato il progetto multidisciplinare e internazionale che ha vinto il bando Boarding Pass Plus, ossia Beyond Borders. Emerge, da quanto racconta Dorno, la necessità per la Compagnia, nel 2020, di rimanere innanzi tutto in contatto con i tanti artisti con i quali Instabili Vaganti hanno collaborato in questi anni – dal Messico all’India; e, poi, il desiderio di trasformare questi incontri online, che hanno fatto emergere pensieri ed emozioni e rivelato situazioni e condizioni differenti – in un tempo sospeso (come ricorderà poi Maria Francesca Stancapiano, che è intervenuta per raccontare il suo contributo a Time) – in momenti creativi, ossia in web series, in cui il materiale esperienziale utilizzava il mezzo e il tempo del video e del corto per sublimare l’incontro attraverso l’arte. Il medium si è poi integrato anche con l’esigenza degli Istituti italiani di cultura all’estero che, nel momento in cui non era più possibile organizzare mostre o tournée per portare le nostre arti figurative e performative nel mondo, dovevano trovare nuove forme per proseguire nella loro mission. E sono stati i nostri Istituti a credere nel progetto di Instabili Vaganti producendo, prima, una serie di clip incentrate sulla pandemia (come la succitata Time, ideata per l’Istituto italiano di cultura di Istanbul) e, poi, nel giro di qualche mese, la web series Sie7e – dedicata alle sette arti (teatro, danza, cinema, musica, letteratura e poesia, fotografia, architettura, pittura intesa come arti visive in generale) – prodotta dall’Istituto italiano di cultura di Madrid. Nel 2021 questo mix di discipline e artisti, nel momento in cui torna a essere possibile anche l’incontro dal vivo, ha suggerito a Dorno e Pianzola di accogliere stabilmente all’interno del progetto Beyond Borders realtà italiane e straniere che – tra il 2021 e il 2022 – organizzeranno una serie di incontri (dal vivo e online), workshop, convegni, residenze per artisti di diversa provenienza e disciplina, e che ospiteranno o produrranno le performance che nasceranno da questo humus creativo.
La parola passa quindi a Giorgia Boldrini, direttrice del settore Cultura e Creatività del Comune di Bologna e, in video, e Rossella Pierangeli, responsabile progetto Boarding Pass Plus del Ministero della Cultura e a Mauro Felicori, assessore alla Cultura della Regione Emilia Romagna per i saluti istituzionali e per esprimere l’interesse e l’appoggio delle istituzioni al progetto.
A seguire salgono sul palco Roberto De Lellis, Direttore dal 2020 di ATER Fondazione e Paolo Brancalion, vice-presidente de L’Arboreto-Teatro Dimora. Il secondo, in particolare, oltre a spiegare che la sua struttura ospiterà in residenza gli artisti per uno scambio di creatività e una fusione tra discipline, racconta di come L’Arboreto – per teoria e prassi – si rifaccia al luogo in cui è nata la struttura, e dove nel passato si accoglievano piante provenienti da altri Paesi che, nel nostro, potevano trovare un habitat differente ma in grado comunque di averne cura e accoglierle. Cura e accoglienza, temi caldi in un’Europa sempre più respingente e impositiva, paiono presupposti essenziali non solamente per una società inclusiva ma anche, passando dal macro al microcosmo, per un progetto come Beyond Borders che mira a una creazione artistica interculturale. Ricevuto il microfono, Roberto De Lellis spiega come le nuove tecnologie e, in particolare, la piattaforma digitale di ATER Fondazione, siano utili anche in ambito teatrale e di come quest’ultima sarà utilizzata per il progetto. Ricorda, inoltre, che la mission di ATER è la valorizzazione e la diffusione dello spettacolo dal vivo attraverso una rete di teatri diffusi e, a livello internazionale, la promozione all’estero delle produzioni regionali così da favorire l’interscambio culturale e artistico – indispensabile non solamente per riavvicinare il pubblico al teatro ma anche per promuovere l’interdisciplinarietà e la formazione di spettatori e artisti.
A seguire un video prodotto da La MaMa New York per ricordare Ellen Stewart, la mitica fondatrice di questa realtà – forse unica nel panorama italiano – che ha sede sia negli States sia in Italia (con La Mama Umbria International). Presente David Diamond, che organizza e coordina (con Mia B. Yoo) La MaMa International Symposium – incontro internazionale per registi – e The Playwright Retreat, residenza per drammaturghi – entrambi nella sede di Spoleto. Ancora una volta gli elementi che caratterizzano questa, come le altre strutture coinvolte, sono la cura, lo scambio, il dialogo, l’apertura internazionale, e la libertà artistica che, come ha specificato Diamond (in perfetta armonia con le scelte de L’Arboreto), si esplica anche nel non imporre alle compagnie in residenza una restituzione di fronte al pubblico – a meno che le stesse non siano interessate e pronte a farlo. In quest’ultimo caso, l’occasione è Spoleto Open, la manifestazione off che si tiene ogni anno negli stessi giorni del Festival dei Due Mondi. Ovviamente, il contributo al progetto di La MaMa interesserà questi stessi settori.
Si passa, quindi, a Badara Seck, musicista e griot senegalese, in rappresentanza di Baobab Production, Centro Culturale Blaise Senghor e Maison de la Culture Douta Seck in Senegal. La conversazione si sposta su tematiche più generali e Seck racconta di come la percezione della morte sia diversa in Africa e in Europa. In effetti, in Africa non si è vissuta la pandemia con la paura che ha caratterizzato, al contrario, l’Occidente. L’Africa, continente giovane (dove l’età media è 19,4 anni), non ha registrato alti tassi di mortalità (com’era prevedibile per un virus che colpisce gravemente soprattutto anziani e vecchi) e ben altri sono i problemi che l’affliggono. Ma non solo. In Africa, quando una persona muore si fa festa, non si vive questo evento con il dolore e l’angoscia tipici dei nostri Paesi. E qui sorge spontanea la domanda sul perché in un Occidente che si professa cristiano e che dovrebbe credere in un aldilà migliore, non si gioisca come in Paesi dove la cultura e il credo animisti vedono la morte come un ritorno alla natura – che è madre accogliente, tra le cui braccia nasciamo e nel cui grembo torneremo. Riccardo Nanni, musicista e compositore – da anni impegnato nelle produzioni di Instabili Vaganti e anche lui sul palco – coglie nelle parole di Badara Seck l’essenza del proprio impegno nel progetto: costruire ponti sonori laddove Beyond Borders mira a stendere ponti interculturali. Prende, quindi, la parola l’illustratore Francesco Lardano che mostra alcuni abbozzi di quelli che saranno i personaggi che promuoveranno – a livello di immagine – Beyond Borders: work in progress che si prolungherà per un intero anno, abbracciando davvero l’universo delle arti e, quindi, anche l’illustrazione grafica.
In chiusura di interventi, un tuffo nel passato con la trasmissione di uno tra i video della web series Sie7e, dedicato alla scultura, al quale avevano partecipato Jordi Perez e Alba Rosa, della Compagnia catalana Sargantana – anche loro presenti all’incontro. I due artisti aprono una nuova finestra, questa volta sulla realtà teatrale catalana e, in generale, spagnola in tempo di pandemia. Un periodo che ha messo in evidenza le problematiche preesistenti (e che contraddistinguono anche il teatro italiano, quali l’esiguità dei fondi pubblici dedicati al settore e la precarietà del lavoro artistico), enfatizzandole. Rispetto alla collaborazione con Instabili Vaganti, Jordi Perez sottolinea la tempistica stringente che ha dovuto rispettare per la scrittura e il doppiaggio del testo originale e di come lo stesso si sia poi fuso perfettamente con le immagini girate e montate da Instabili Vaganti e la musica di Riccardo Nanni. Quasi a riprova che la mezcla, quale humus fecondo, genera buoni frutti.
In chiusura d’incontro (prima dei videomessaggi di saluto di Abraham Sanhueza López, direttore generale del Festival FINTDAZ, dal Cile; e, dall’India, di Tehja Meru, consulente dell’iniziativa governativa, Task Force for Music and Arts, la TaFMA), il contributo della studiosa di teatro, Maria Francesca Stancapiano nella duplice veste di autrice del testo di Time – che indagava il tempo sospeso del primo lockdown – e di critica. Molto interessante il suo approfondimento sulla specificità di Sie7e in cui ha messo in evidenza come una Compagnia – quale Instabili Vaganti – che basa sul viaggio la propria ricerca creativa e l’organizzazione del proprio lavoro abbia saputo proseguire sulla medesima linea teorico-pratica, utilizzando semplicemente un medium diverso, ossia il video per realizzare comunque quell’incontro in un momento in cui era impossibile dal vivo.
Arrivederci alle prossime tappe.
L’incontro ha avuto luogo:
sabato 11 settembre, ore 11.00
LABOratorio San Filippo Neri
via Manzoni, 5 – Bologna
Beyond Borders
hanno partecipato dal vivo (in ordine di intervento):
Anna Dora Dorno,
Nicola Pianzola,
Giorgia Boldrini,
Paolo Brancalion,
Roberto De Lellis,
David Diamond,
Badara Seck,
Riccardo Nanni,
Francesco Lardano,
Jordi Perez,
Alba Rosa,
Maria Francesca Stancapiano
in video:
Rossella Pierangeli,
Mauro Felicori,
Tehja Meru,
Abraham Sanhueza López
ha introdotto e moderato l’incontro Simona Maria Frigerio
venerdì, 1° ottobre 2021
In copertina: il logo di Beyond Borders (ideato da Francesco Lardano).