Il potere smascherato dall’ironia
di Monica De Giuli
Fondazione Luzzati Teatro della Tosse porta in scena, per il suo cinquantesimo anniversario, una nuova produzione scritta e diretta da Emanuele Conte, che ne cura anche le scene, Ubù, re scatenato.
Lo spettacolo si svolge su due piani narrativi che fanno sì che passato e presente si intreccino mischiando il ‘come eravamo’ al ‘come siamo diventati’, attraverso il brillante escamotage del programma televisivo. Ubù Padre e Ubù Madre sono, infatti, i protagonisti e divi indiscussi di un talk show nel quale raccontano le vicende della loro vita, mischiando la componente più prettamente personale della loro storia di coppia alla narrazione delle vicende che hanno visto Ubù passare dal ruolo di ufficiale di Re Venceslao a quello di Ubù Re e, infine, a Ubù incatenato e schiavo. Un excursus non privo di episodi grotteschi e, allo stesso tempo, tremendamente violenti che ci fanno ridere e, allo stesso tempo, inorridire di fronte alla spietatezza con cui la sete del successo spinge i due a servirsi di qualsiasi mezzo pur di raggiungere la vetta.
Oggi, però, si ritrovano in un mondo che è cambiato, dominato dal ‘politically correct’ a cui cercano, in maniera assai ridicola, di adeguarsi – sebbene con scarsi risultati. Perché il potere non ammette pietà, né ripensamenti: il potere è nella testa di chi regna e chi regna è senza scrupoli. Messinscena e attualità si mischiano e contaminano in tutti i sensi riportandoci alla mente episodi fin troppo attuali.
L’incredibile regia di Emanuele Conte, che dà corpo e ripropone in questo spettacolo la forza vitale del testo di Jarry, riesce ad amalgamare perfettamente la nuova generazione di attori della Compagnia con i veterani, tutti bravissimi a incarnare i personaggi con interpretazioni grandiose e senza mai snaturarli.
Scenografie, musiche e luci contribuiscono a esaltare le componenti di drammaticità e comicità con un finale di grande impatto che ci costringe a riflettere sul concetto di potere, un potere fine a se stesso che si autoalimenta, diventando l’inizio e la fine di tutto. Perché gli Ubù che circondano la platea sono essi stessi il simbolo di tutti gli Ubù che oggi dominano il mondo – e sono tanti.
Ubù Re di Alfred Jarry è stato pubblicato il 25 aprile del 1896 spiazzando il pubblico di allora per la sua carica esplosiva. Uniamolo alla sottile drammaturgia e alla preziosa regia di Emanuele Conte. Non potremo stupirci del risultato finale: una commedia tragicomica che fa riflettere sul presente e, soprattutto, sul nostro futuro incerto: “Perché il potere cieco, che mangia tutto quello che trova, alla fine si può smascherare solo con l’ironia, approfittando della sua tragica comicità”.
VOTO 8/10
Lo spettacolo continua:
Teatro della Tosse
piazza Renato Negri, 6 – Genova
fino a domenica 26 ottobre, ore 20.30
Ubù, re scatenato
drammaturgia e regia Emanuele Conte
con Ludovica Baiardi, Enrico Campanati, Pietro Fabbri, Susanna Gozzetti, Antonella Loliva, Sarah Pesca, Marco Rivolta e Marco Taddei
scenografia Emanuele Conte
costumi Daniéle Sulewic e Daniela De Blasio
disegno luci Andrea Torazza
regista assistente Alessio Aronne
scenografo assistente Luigi Ferrando
oggetti di scena e assistente scenografia Renza Tarantino
macchinisti Fabrizio Camba, Marco Lubrano, Amerigo Musi
elettricisti Davide Bellavia, Matteo Selis
fonico Massimo Calcagno
attrezzista Mara Giordo
direzione tecnica Roberto D’Aversa
assistente ai costumi Marta Balduinotti
sarte Rocio Orihuela Perea e Viviana Bartolini
stage Denise Stuppia
produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
venerdì, 24 ottobre 2025
In copertina: Una scena dello spettacolo, foto Aquaro (presente sul sito di Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse)

